Di solito non ci riesco mai quando viaggio ma ci sarebbero una cosa o due che mi disturbano il sonno. La prima? Beh, che domande, il mio primo viaggio a NY ma per le scorribande ci sarà tempo e luogo. La seconda è senza ombra di dubbio il tipico senso di colpa che ti danno le cose incomplete o mai cominciate. Mi ritrovo a più di 10000 metri d'altezza a chiedermi, per l'ennesima volta, sul perché e sul come mi sia venuto in mente di aprire un blog di cucina.
A pensarci bene passo la maggior parte del mio tempo di veglia rintanato in una cucina (a dire la verità a casa ci torno solo per dormire) a fornare pasti per gente affamata.
L'idea, però, mi è venuta molto tempo fa. Solo che, come è il mio solito, ho usato tante scuse per rimandare. Ora che ho tempo per pensarci (ahh, le vacanze...) la domanda persiste ancora e ruota attorno alla mia testa più veloce che mai.
Perchè un blog di cucina? Mah, non saprei. Forse ho bisogno della mia personale "fetta" di mondo, una finestra dove esprimere me stesso e tutte le menate che vengono di conseguenza.
Se devo essere sincero mi piace l'idea di interagire con gente che adora il cibo, che si commuove davanti al cibo semplice ma non per questo non buono. Credetemi, ho dei testimoni che mi hanno visto ingozzarmi di crostini e burro francese per un intero pomeriggio (e penso che un giorno lo rifarò, statene certi...).
Non fraintendetemi. Non che le occasioni per incontrare persone di quel genere mi manchino. E' solo che per me diventa simile ad una droga di cui non posso fare a meno. Una delle ragioni è questa.
C'è un detto di Lao Tzu che adoro e che lo ritengo perfetto per questa situazione. "Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un passo". Beh, io il primo passo l'ho appena fatto...